Le "teorie" di Lucarelli a Cosenza non hanno portato bene, il mister ed i giocatori riflettano sugli errori commessi
Le Fere sono state capaci di far vincere, addirittura per 3 a 1, il Cosenza. Quello stesso Cosenza che era reduce da un pesante e meritato rovescio subìto a Benevento. Quello stesso Cosenza che, all'indomani della trasferta campana, era stato persino contestato da alcuni tifosi. La Ternana ci ha messo molto del suo per perdere questa partita. Lo abbiamo detto nell'articolo di commento "a caldo": Lucarelli deve assumersi le sue responsabilità. Lo ha fatto in qualche modo nel dopo partita del "San Vito", affermando che questa volta non è riuscito a motivare i suoi giocatori. Il nostro mister ha parlato anche di "sbornia" da parte dei suoi, dovuta al 5-0 ottenuto qualche giorno prima sul Vicenza ed ha anche fatto dei paralleli con quel 5-4 con cui la squadra espugnò ad agosto il "Dallara" di Bologna. Boh. Possibile che giocatori professionisti possano lasciarsi condizionare da una pur larga vittoria ottenuta nel turno precedente e distrarsi al tal punto da giocare male e perdere come si è perso a Cosenza? Lucarelli ha sfiorato anche l'argomento riguardante lo stravolgimento della formazione, affermando che, se avesse potuto, lui per questa trasferta avrebbe cambiato addirittura dieci giocatori, schierando in campo "una squadra più da corsa, da battaglia e più tignosa". Teorie che non condividiamo, ma siccome l'allenatore è lui, prendiamo atto di queste sue affermazioni ed andiamo avanti. Quello che è certo è che la sconfitta di Cosenza ha fatto fare un brutto passo indietro, sul piano delle prestazioni, alle Fere che, sul campo dei calabresi, sono sembrate quelle (brutte) della prima parte del campionato. Non resta che augurarci, con tutto il cuore, che la parentesi del "San Vito" sia stata solo una "brutta parentesi" e che già da lunedi prossimo (1 novembre) in occasione della gara del "Liberati" contro il Como, la squadra torni a vincere e, come si dice, a convincere.