Un'altra sconfitta. Ed ancora tre goal subìti dalla squadra rossoverde. La sconfitta rimediata oggi a Vicenza (3-1) è stat ancora più umiliante di quella di Ferrara. Stavolta le Fere (???), sono state capaci di far segnare tre goal, nel giro di nemmeno 40 minuti, ad una squadra che sta al penultimo posto in classifica e che in questo campionato mai era riuscita a compiere un'impresa del genere. Diaw, che al "Menti" non segnava da mesi, oggi ha fatto lo show, riuscendo a bucare due volte Iannarilli e fallendo di poco altre due marcature. Altri giocatori biancorossi hanno vissuto la loro giornata di gloria, sembrando dei fenomeni al cospetto dei nostri. Insomma la Ternana è stata capace anche oggi di ridare vita ad una squadra che sembrava ormai spacciata, che aveva subìto fino ad oggi la bellezza di 46 reti e ne aveva segnate soltanto 26. Come siano possibili certi "black-out" così clamorosi, ancorchè frequenti da parte della Ternana, non si riesce a capirlo. E non si venga a dire che anche oggi la squadra aveva delle assenze, perchè il problema degli assenti durante il campionato ce l'hanno tutti. Il problema a questo punto è di moduli di gioco, di atteggiamento tattico e probabilmente di testa. Altrimenti non si spiega l'alternanza di buone prestazioni che pure questa squadra nel corso dell'attuale campionato ci ha regalato, a pessime figure come quella odierna.
PRIMO TEMPO DELLE FERE INGUARDABILE
Descrivere il primo tempo odierno dei rossoverdi equivale a farsi male. E' stato uno spettacolo indecente, che ha visto protagonisti un pò tutti i giocatori mandanti in campo da Lucarelli. Ancora una volta abbiamo assistito a tantissimi passaggi sbagliati e ad un atteggiamento complessivo della squadra che ci limitiamo a definire incomprensibile. Impossibile quand'è così cogliere i frutti di quel "possesso palla" che ha visto la nostra squadra primeggiare. E' inutile, insomma, avere il 65% del possesso palla, se poi non sei capace di costruire azioni offensive e di tirare verso la porta avversaria. Al Vicenza è bastato quel modesto 35% per fare i suoi comodi e segnare tre reti. Ogni volta che i biancorossi prendevano palla (spesso approfittando di errori marchiani fatti da qualcuno dei nostri) e ripartivano erano dolori: difesa (la nostra) puntualmente scoperta e "ballerina" e gli attaccanti vicentini pronti a colpire ed a farci male. Come è puntualmente accaduto in occasione dei tre goal segnati dai biancorossi. Quello che ha fatto più male ai tifosi è vedere che non c'e stata nessuna reazione da parte delle Fere: nè dopo il primo goal degli avversari, nè dopo il loro raddoppio. Il tre a zero è arrivato (ennesimo errore difensivo) allo scadere ed ha dato il colpo di grazia alle residue speranze dei rossoverdi. Con una Ternana ridotta a brandelli, chi poteva effettivamente nutrire fiducia e sperare che la squadra riuscisse a recuperare tre goal nella ripresa?
SECONDO TEMPO: INUTILE IL GOAL DI DONNARUMMA
I rossoverdi nei secondi 45 minuti hanno giocato in maniera più ordinata, costringendo il Vicenza a chiudersi nella sua metà campo, ma anche in questa fase la squadra di Lucarelli ha mostrato tutti i suoi limiti offensivi. Bello il goal di Donnarumma che ha fatto sperare i tifosi rossoverdi presenti al "Menti", ma si è trattato di un falso allarme perchè, a parte un tiro di Paghera finito di poco a lato, la Ternana non ha più creato pericoli all'estremo difensore Grandi. A pochi minuti dallo scadere (in pieno recupero) c'è stato un goal di testa di Pettinari su assist di Donnarumma, ma il Var lo ha annullato per fuorigioco dello stesso numero 99 rossoverde.
ERRORI MARCHIANI: E ' ORA DI DIRE BASTA
Che non sappiamo battere i calci d'angolo è un fatto risaputo. Lo andiamo ripetendo dall'inizio del campionato e anche oggi a Vicenza il "vizio" si è nuovamente manifestato. Che giocatori del calibro di Proietti e Palumbo sbaglino troppi passaggi, anche questo lo vedono tutti ed oggi al "Menti" i due di errori ne hanno commessi tanti. Palumbo sarebbe anche un giocatore di talento, ma deve ricordarsi che a calcio si gioca in undici e che il pallone va passato quando è il momento, sennò gli avversari te lo tolgono dai piedi. Capitolo Diakitè. Il giocatore ci mette tanta buona volonta ma commette troppi errori e pure troppi falli. Oggi l'unica cosa buona l'ex giocatore teramano l'ha fatta quando ha crossato al centro dell'area il pallone che avrebbe fruttato il goal di Pettinari. Troppo poco per uno che era stato preso sperando in un rendimento diverso.
SABATO AL "LIBERATI" ARRIVA IL COSENZA
Prendere un punto a Vicenza, avrebbe significato molto. Intanto si sarebbero tenuti a distanza i veneti, poi si sarebbe saliti a quota 35 ed infine almeno un pari avrebbe tenuto alto il morale dei rossoverdi. Ora, dopo questa nuova mazzata, Lucarelli ed i suoi dovranno mettersi sotto per preparare nel migliore dei modi l'incontro casalingo in programma sabato 12 marzo al "Liberati" contro il Cosenza, un altro avversario diretto per la salvezza. Il clima che attende le Fere non è dei più sereni. Staremo a vedere.